domenica 17 maggio 2015

Akai ito ~ 赤い糸 ~ il filo rosso del destino

Dicono che le persone dal momento della nascita a quello della morte incontrino trentamila persone. Tra queste, tremila sono tra scuola e lavoro. Con trecento parliamo e siamo amici.
Tra tutti questi incontri sembra ce ne sia uno speciale, scelto da Dio prima che nasciamo. Però, questo legame unico nel suo genere, nessuno lo può vedere. E con quella persona destinataci, siamo collegati da un filo rosso, legato al mignolo. Quindi per incontrare te, io amo.
- Akai ito (dorama 2008)

Io sono una di quelle ragazze che crede nel destino.
Credo che ci siano delle persone che siamo destinati ad incontrare. 
Da qualche parte c'è sicuramente qualcuno che ci sta aspettando, qualcuno che è destinato a completarci e a renderci migliori, ma soprattutto... felici. 
Questo è quello in cui credo da sempre. Ecco perché quando ho sentito di questa leggenda ne sono rimata affascinata.
Io credo nel filo rosso invisibile che ci unisce...

~ Wei, un uomo rimasto orfano di entrambi i genitori in tenera età, desiderava sposarsi e avere una grande famiglia. Nonostante i suoi sforzi però non era riuscito a trovare una donna che volesse diventare sua moglie.
Durante un viaggio incontrò, sui gradini di un tempio, un anziano appoggiato con la schiena a un sacco che stava consultando un libro. L'anziano gli disse di essere il Dio dei matrimoni e, dopo aver guardato il libro, disse a Wei che la sua futura moglie era una bimba di tre anni e che l'avrebbe incontrata solo tra quattordici anni.
Wei, deluso dalla risposta, e per sentirsi libero di scegliere da solo la donna da sposare, ordinò al suo servo di uccidere la bambina destinata a diventare sua moglie.
Quattordici anni dopo Wei, ancora celibe, conobbe una bellissima ragazza diciassettenne proveniente da una famiglia agiata e la sposò.
La ragazza portava sempre una pezzuola sulla fronte e Wei, dopo molti anni, le chiese per quale motivo non se la togliesse nemmeno per lavarsi. La donna, in lacrime, raccontò che quando aveva tre anni fu accoltellata da un uomo e che le rimase una cicatrice sulla fronte.
A quelle parole Wei comprese che quella ragazza era in realtà la bambina che aveva fatto uccidere ma era sopravvissuta.
Confidò alla donna di essere stato lui a tentare di ucciderla. Ma i due non si lasciarono, anzi si amarono più di prima e vissero sereni e felici. ~
Il primo incontro è per caso. Il secondo incontro è destino. Se questo fosse vero, allora è destino se ci siamo incontrati?❞ - Akai ito (dorama 2008)

0 commenti:

Posta un commento